Federica dipinge a Stromboli dal 1990 usando abitualmente colori acrilici

Le sue fonti di ispirazione sono il vulcano, il mare,
la sabbia nera ed il verde abbagliante di Stromboli.

La schiena del vulcano è ondulata e vellutata come quella di un grande animale preistorico, accovacciato sotto il cielo impassibile. Ogni tanto, uno sbuffo di fumo esce indolente e svapora … La notte la grande sagoma diventa color piombo e invade inquietante mezza calotta di cielo, all’apice, lingue di fuoco goloso.

Di giorno “Iddu”, come lo chiamano qui, è solo una montagna pacifica e il mare è solo il mare, ma la sabbia nera e le rocce austere sono un presagio allarmante. E a nulla vale il profumo dolce del cestrum o del gelsomino, l’eleganza sontuosa delle palme, gli ibiscus e le bouganvillae … Alla sera il “grande vecchio” trascolora in viola intenso e diventa piombo e sputa fuoco e zampilli di luce color zolfo, ammaliando e inquietando e cerca nel sonno Federica che esce di soppiatto a spiarlo.

di Olimpia Biasi